Sull’orlo del collasso: emergenza Coronavirus

Mi trovo a riprende il mio lavoro con il blog in un momento molto critico per l’Italia, ma in generale per il mondo.

In un periodo che non pensavo che avrei mai dovuto vivere, un periodo in cui la gente scappa, la nostra gente scappa, le stesse persone che guardavo con disgusto chi scappava dai propri paesi per le guerre o semplicemente per una vita migliore.

Sto assistendo ad un cambiamento che un giorno troverò scritto nei libri di storia che userà mio figlio, guardo inerme la società moderna che dà del suo peggio, o meglio, mi correggo, la nostra cara Italia che dà del suo peggio davanti ad una pandemia.

Abbiamo guardato come spettatori davanti ad una serie tv quando il virus era solo in Cina, indignati certo, ma con in testa l’oramai tanto usato “Tanto a noi non succede”, poi silenziosa ha bussato alle nostre porte.

Nemmeno il caso 1 italiano, un trentottenne sportivo, non ci ha toccato particolarmente: “E’ colpa sua, chissà chi frequenta”. Abbiamo continuato la nostra vita, quella vita frenetica e pazza che siamo abituati a vivere e poi…. due casi, tre casi, cento casi, mille casi, città in quarantena. Ma ancora non ci siamo preoccupati, abbiamo continuato la frenesia nonostante le raccomandazioni di onorevoli esperti del campo, che si facevano sempre più insistenti con l’aumentare dei casi. Ma noi pensiamo di essere più forti del Coronavirus e cosi…. continuiamo a fare serata, a baciarci, a toccare senza lavarci le mani, a non rispettare le regole che più e più volte ci sono state dette. Nulla, non lo capiamo.

Ascoltiamo distrattamente gli appelli di anestesisti, medici, virologi, come quando da adolescenti i nostri genitori ci facevano quelle noiose paternali sul nostro bene. Continuiamo con la nostra routine, troppo difficile rinunciare, riempiamo locali, centri commerciali.

Non ci facciamo scrupoli, con la scusa dell’economia, non pensiamo ai nostri anziani, ai nostri malati ai nostri figli, noi ce ne freghiamo alla grande.

Lo Stato chiude scuole e noi ci lamentiamo perché dobbiamo tenerci i figli a casa. Lo Stato chiude i musei e noi urliamo alla censura della cultura. Arrivano i casi nella nostra regione, la gente si ammala, si formano due schieramenti: i miscredenti e gli impauriti.

Sentiamo frasi della serie “Ma tu ci credi veramente?”, guardiamo con paura chi indossa la mascherina e nel mentre la corsa continua, chiudono ambulatori, chiudono i servizi, stop visite, stop tutto quello che non è urgente.

Dicono STATE A CASA, lo dicono in tutte le lingue e a tutte le ore, quasi una cantilena che esce dalla bocca di tutti. Ma le piazze della movida si riempiono di giovani che non hanno paura e allo stesso tempo si riempiono le terapie intensive dei nostri ospedali. Anestesisti, rianimatori tutti di corsa, medici stanchi, infermieri che non reggono più, turni impossibili, materiale che manca. La paura si diffonde, ma tu nel mentre balli, non puoi di certo stare chiusa a casa, cosi ha detto una ragazza ad un giornalista. Due lati della stessa moneta che corrono di pari passo ormai.

Blindano regioni, città e la gente… la gente scappa, come scappavano i “NERI” che arrivavano sui barconi, cosi i lombardi scappano di notte, di nascosto per trovare riparo. Non pensano alle conseguenze e corrono, non pensano che con loro stanno facendo correre il virus, fanno peggio di quelli che da loro sono stati giudicati, criticati.

Scappano al sud, dove la sanità è già precaria di suo, ma non ci pensano, e nel mentre si inizia a pensare che bisognerà dare precedenza ai giovani nelle terapie intensive, non c’è posto, i vecchi sono sacrificabili, gli stessi vecchi che ci hanno cresciuto e amato, in favore magari di quei giovani che invece se ne fregavano dell’epidemia. Loro sono sacrificabili, perché non abbiamo saputo fare rinunce, non siamo riusciti a seguire delle regole, noi piccoli egoisti non riuscivamo proprio a stare a casa.

Guardo ciò che succede dal mio telefono, dalla tv e sento l’amaro in bocca.

Esiste un limite alla stupidità? Non riesco a sopportare la situazione che si sta profilando, che sarà causata solo dalla nostra stupidità.

Guardo mio figlio e mio marito che giocano felici e nel mentre penso che l’unico posto dove siamo “protetti” è casa nostra, come lo è per tutti. Ma penso anche che domani dovrò per forza fare la spesa per la settimana ed ho paura, ho paura perché le persone non rispettano le regole come ho fatto io, perché la gente non rispetta le distanze, le quarantene, perché la gente non rispetta neppure se stessa!

I cinesi ci hanno regalato le mascherine e cercano di aiutare dove possono, gli stessi cinesi che abbiamo odiato per aver diffuso questa malattia. Il mondo si divide in persone valorose come i nostri medici, come chi rispettosamente se ne sta a casa (lavoro permettendo) ed esce solo per il cibo e in persone che con la loro ignoranza manderanno al collasso la nostra sanità.

Chi passerà alla storia questa volta? Chi verrà decantato nei libri di scuola? Ora tutto va oltre quello che c’era prima, ora è sopravvivenza.

Dal canto mio uscirò solo per il cibo, mi metterò in isolamento perché ho paura delle persone e della loro stupidità che del virus in se.

E voi? Cosa posso dirvi che ancora non vi hanno detto? Volete che sia ancora più cruda per capirlo? Molto bene, cercherò di spiegarlo in modo che tutti voi possiate capire. Se si continua di questo passo i posti letto della terapia intensiva saranno ESAURITI, questo significa una serie di cose. In primis, come già scritto sopra, inizieranno a scegliere i “fortunati” che potranno entrare in terapia intensiva, gli altri (che so, magari vostro padre o vostra nonna) verranno sacrificati. I macchinari sono in numero limitato, non si può fare altrimenti. In secondo luogo, tutte le altre patologie verranno trascurate, causando un ulteriore abbassamento della qualità della vita. Per un periodo il sistema sanitario non sarà più in grado di fornire il servizio a cui noi siamo normalmente abituati.

Dicono che non finirà il mondo, ma io rispondo sempre che potrebbe finire il mio mondo, sono pur sempre un’immunodepressa e non sono poi l’unica. Usate la testa. STATE A CASA.

infezione mascherine

3 pensieri su “Sull’orlo del collasso: emergenza Coronavirus

  1. L’ha ripubblicato su Vincenza63's Bloge ha commentato:
    Amici miei,
    Rebloggo qui di seguito un post di Federica Vacca pubblicato su Vitae, il suo blog.
    Lo diffondo perché condivido il suo pensiero non allarmista ma realista.
    Purtroppo.
    E voi? Che ne pensate?
    Con affetto, sempre Vicky!

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