Katia: la malattia che non esisteva.

Oggi parleremo della storia di una ragazza, lei è Katia (nome di fantasia per farle tenere l’anonimato) ha 25 anni e da 9 anni combatte con un disturbo psichico chiamato ipocondria.

L’ipocondria è un disturbo della psiche che porta la persona che ne è affetta a preoccuparsi eccessivamente per la propria salute. Chiamato anche malato immaginario, il paziente arriva a non fidarsi più dei medici e a pensare che tutti sottovalutino i suoi sintomi che invece, per lui, appartengono ad una patologia grave.

“Avevo 16 anni quando è iniziato tutto, mi era venuto un forte mal di stomaco che non riuscivo a far passare in nessun modo. Durava già da un mese e la dieta e le cure non funzionavano, ho deciso quindi di lasciar perdere i medici e di cercare i sintomi su internet. Da li è cominciato tutto, un vero e proprio disastro, più cercavo più pensavo di avere un bruttissimo tumore allo stomaco, i medici non mi credevano e le visite varie che mi facevano fare non davano mai alcun risultato.” Racconta ancora Katia “Ero certa che stessi per morire e di essere nelle mani di veri incompetenti, non mi volevano credere. Nella mia testa mi ripetevo che mi avrebbero diagnosticato il tumore solo quando sarebbe stato troppo tardi. Scrivevo nei forum di medicina su internet e cercavo sempre medici nuovi da cui andare, i sintomi non passavano e la mia paura gli accentuava, ormai vivevo come una malata terminale.”

Katia fa un sospiro, ricordando quei momenti si ricorda di quanto si fosse sentita sola in questa sua battaglia immaginaria contro un male che, secondo lei, di li a poco l’avrebbe portata via.

“Sai non è facile quando pensi che gli altri stiano sbagliando tutto, ho pensato varie volte che se ne sarebbero pentiti una volta che un bravo medico fosse riuscito a trovare la diagnosi che dicevo di avere. Per fortuna non avevo quello che dicevo, ma ti posso assicurare che all’epoca ero convinta di questo. Mi sentivo terribilmente sola, non bastava che io dovessi combattere con ‘la mia malattia’, ma scacciavo la gente perché non mi credeva. La mia famiglia era stremata e se tiravo fuori il discorso si arrabbiavano, mi stava un po’ vicino mio fratello che cercava, logicamente con poche speranze, di farmi capire che era tutto dentro la mia testa. Ho fatto 9 anni cosi a cercare un tumore che non esisteva, passando da un medico a un altro, da una malattia a un’altra, accentuando sintomi che non erano reali, avevo paura e mi sentivo in un vortice senza uscita.”

Katia ha difficoltà a rivivere quei momenti, certo per il ricordo della paura e della solitudine, ma anche per la rabbia di non essere stata capita e ascoltata, per non essere stata curata dal vero male che gli stava portando via la vita: l’ipocondria.

“Fortunatamente poi mio fratello decise di farmi fare una chiacchierata con uno psichiatra e li si capi subito il problema. Mi diede una terapia e, col tempo, riusii a capire che era tutto nella mia testa, ripresi la mia vita in mano e i miei studi.”

Katia ora sta bene, non è più cosi terrorizzata dalle malattie, oggi valuta i sintomi in maniera equilibrata ogni volta che arrivano.

“Ho vissuto un periodo molto buio, ma se devo dare un consiglio a chi combatte con questa paura è quello di farsi seguire da uno psichiatra in gamba. Alle famiglie che devono affrontare tutto questo dico: ascoltate i vostri cari e cercate di aiutarli, stanno combattendo una guerra che è senza dubbio più grande di loro.”

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