Diario di una mamma sclerotica : la fila al supermercato

Oggi per il mio diario volevo affrontare un fenomeno che penso tutte le future mamme si trovino ad affrontare, la priorità nelle code.

Tutti sappiamo che nei supermercati, cosi come alla posta, in banca e via dicendo la donna con il pancione dovrebbe passare davanti a tutti , non solo per educazione ma anche per necessità . Ma questa cosa avviene davvero ????

Assolutamente no, io stessa ora sto provando cosa voglia dire fare una lunga fila con la pancia che ti pesa, le contrazzioncine preparatorie, la super stanchezza da donna gravida e pure sclerotica.

In questi mesi logicamente mi capita di andare a fare la spesa o a pagare le bollette e mentre prima pensavo e davo per scontato che le donne gravide passassero senza alcun problema davanti a tutti , ora mi rendo conto che il problema esiste ed è ben radicato nelle persone.

Esatto sto dando la colpa alle persone che, con grande prepotenza e arroganza non solo fanno finta di non vedere te e il cartello che dice che hai la priorità ma se malauguratamente il commesso o l’impiegato decide di farti passare “saltando” per cosi dire la coda , si incazzano come faine.

Il fatto che la tua pancia sia enorme e che rischi di sfornare il tanto amato pargolo in fila alla Nonna Isa a loro non tocca, perché anche loro hanno “Problemi” come il pranzo sul fuoco (apro parentesi perché mi chiedo chi ancora nel 2019 esce lasciando la pentola sui fornelli e la casa incustodita ), ernie del disco, invalidità assolutamente non visibili a occhio nudo e nemmeno dall’Inps, figli lasciati soli a casa con cani gatti e nonna inferma, e cosi continuando.

La tua pancia diventa il minore dei problemi di quella fila e che il pargolo possa nascere lì, dopo tutte quelle scuse non ti sembra poi così male.

Attenzione però esistono due tipi di gravide, quelle che hanno la faccia di fregarsene altamente delle lamentele della coda e passano senza nemmeno chiedere se si può o quelle povere disgraziate che si vergognano tantissimo, che non chiedono nulla e si fanno la fila reggendosi al carello come se fosse la loro ancora di salvezza.

Io sono una via di mezzo tra le due , nel senso che non amo superare tutti e stop ma cerco di farmi notare in modo che il buon senso abbia la meglio su chi ho davanti o sul commesso, ma ho notato che più la pancia cresce e più le persone che sono davanti a me in fila diventano miracolosamente cieche.

Non sono mai stata magrolina anzi, quindi varie volte mi è capitato finire nella domanda inopportuna di certe persone che alla visione di un po’ di pancia post pranzo mi chiedevano se fossi in dolce attesa, ora che la mia pancia e tonda e sembra un’anguria di quelle che vendevano nella strada per la spiaggia nessuno e ripeto nessuno si mette il problema che io sia incinta.

Quindi vai di fila nei supermercati, poste, banca, e via discorrendo , mostri la pancia , non c’è bisogno di mostrare la fatica perché quella la notano dalle occhiaie che ti arrivano fino alla bocca ma nulla nessuna persona è tanto civile da dirti di passare.

Gli uomini gli ho provati a giustificare con il fatto che non ci pensano e che non hanno provato cosa voglia dire avere le sembianze di una balena ma le donne..Le donne non le giustifico, signore voi ci siete passate, sapete cosa vuol dire dragarsi questo enorme ingombro e aspettare ferme solo per pagare due cose, eppure nulla, zero, addirittura se ti azzardi a parlare ti guardano pure male.

In certi negozi mi è capitato che il commesso, notando che in mezzo alla fila esistevo anche io, mi facesse passare con il resto della folla in tumulto perché, come ho detto prima, anche loro hanno i loro problemi.

Quindi eccomi qua a spiegare perché una gravida dovrebbe poter passare davanti alla coda, e dico dovrebbe perché in realtà non c’è purtroppo nessuna legge che dice che sia un suo diritto se non un minimo di buon senso ed etica morale .

La gravidanza non è una malattia, questo lo sappiamo tutti, tuttavia è sicuramente uno stato fisiologico che impone dal punto di vista medico e sanitario alcune restrizioni oggettive e specifiche precauzioni – tra le quali quella di evitare ambienti affollati ed insalubri, le lunghe attese, le situazioni di stress, che potrebbero compromettere la salute della mamma e del bambino, per questo è fondamentale che tutti noi comprendiamo che , benchè in Italia non esista alcuna legge scritta che agevoli la futura mamma nell’attesa in fila, è senza dubbio un atto di buona educazione e di profonda civiltà far passare prima la mamma, che potrebbe , aspettando il suo turno, mettere in difficoltà lei e il suo bimbo.

Quindi detto questo invito i carissimi lettori a fare più attenzione quando sono in fila e perché no, a divulgare questo messaggio di civiltà ad altre persone che conoscono.

Vi posso dire da futura mamma \ balenottera che tutte noi mamme vi siamo molto grate .

Se volete leggere gli articoli precedenti del mio diario cliccate qui.

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