Oggi per “Vitae” parliamo di un uomo che non si è fermato davanti alle sue patologie. Quest’uomo si chiama Marco Sebis, ha 48 anni ed è di San Gavino Monreale, un paese in Sardegna, ed è il primo uomo al mondo diabetico e con la sclerosi multipla ad aver completato un Iroman, per la precisione quello di Francoforte il 9 luglio 2017.
“L’iroman è un insieme di discipline sportive fatte in condizioni poco agevoli,” inizia Marco, “sono 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42 a piedi. Ho sempre fatto sport, mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla 2 anni fa, quindi quando ho fatto l’iroman mi era già stata diagnosticata. Io ho voluto farla proprio per dimostrare che se si vuole, si può andare oltre la malattia.”
Prima dell’Iroman Marco ha fatto altre discipline come il duatlon e il triatlon. Nonostante il diabete gli sia stato diagnosticato nel lontano 1996, lui ha continuato senza sosta a fare sport.
La diagnosi di sclerosi multipla è arrivata appunto due anni fa, a causa di vari problemi alla gamba. Inizialmente pensava fossero contratture dovute dallo sport, invece, dopo varie visite, gli è stata diagnosticata la sclerosi multipla.
“Appena avuta la diagnosi sono rimasto incredulo. Con il tempo mi sono ripreso, ho iniziato la terapia, e ho continuato ad allenarmi per fare sport, cercando di trovare un compromesso per andare avanti, senza pensare troppo alla malattia”.
“L’Iroman mi ha sempre affascinato,” continua Marco, “perché vedevo persone con problemi fisici seri, magari con protesi che comunque riuscivano a farlo, quindi mi dicevo, ci riescono loro perché non posso provare io? Logicamente prima ho dovuto fare un allenamento molto duro. Ma il messaggio che io ho dato con l’Iroman, voleva essere un messaggio di speranza e incoraggiamento verso le persone che ogni giorno lottano contro queste patologie. Mi scrivono molte persone ringraziandomi per la forza che gli ho trasmesso, ma non si rendono conto che il merito è il loro che hanno avuto voglia di reagire”.
Marco ha in mente di ripetere nuovamente l’Iroman, perché “ormai ci ho preso gusto” dice. Inoltre vuole continuare a superare i suoi limiti, battendo il suo precedente record.
E’ grazie agli obiettivi che si mette, che riesce a lottare e ad essere attivo e performante nella quotidianità.
“Anche se ho la sclerosi multipla e il diabete,” conclude l’Ironman sardo, “ho deciso di vivere la mia quotidianità senza pensare troppo alla malattia, anche io ho i miei giorni no, ma vado avanti comunque. Mi capita mentre mi alleno di strisciare la gamba, mi basta fermarmi un po’ e quando sto un meglio riprendo subito. Non è la malattia che deve fermarmi, fino a quando avrò le forze continuerò a vivere al massimo come faccio ora”.
Un esempio per tutti, non solo per chi è malato. Marco rappresenta l’incarnazione della frase “Volere è potere” e tutti dovremo apprendere qualcosa dalle sue parole e dai suoi fatti, non dobbiamo mollare MAI.
L’ha ribloggato su MetropoliZ blog.
"Mi piace""Mi piace"
Il nostro mondo ha bisogno di VEDERE e toccare con mano che SI PUÒ, non solo sentirlo a parole…E allora grande Marco per esserne un grande esempio !!!!!
"Mi piace""Mi piace"