Incomincia una nuova rubrica qui su Vitae, rubrica che prenderà il nome di “Uno sguardo dallo specchio“. Ancora un medico a scrivere con noi, stavolta un medico estetico. La Dott.ssa Francesca Simbula, laureata in Medicina e Chirurgia, Medico Estetico, ci parlerà del suo lavoro e dei suoi pensieri riguardo alla sempre più ossessiva ricerca della perfezione estetica. Buona lettura.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Francesca Simbula, Medicina estetica
Ogni mattina una giovane donna si sveglia e sa che aprendo Instagram o Facebook, verrà bombardata da una serie di immagini di donne perfette.
Video di make up, foto di fashion blogger e fotomodelle lanciano un preciso messaggio: la bellezza è un bene necessario, e soprattutto è un bene che si può comprare.
Non c’è spazio per l’imperfezione: le foto mostrano visi perfetti con pelle porcellana, nessun tipo di impurità, nessuna occhiaia o borsa è concessa, labbra voluminose, zigomi pronunciati, sopracciglia ben definite, non un capello fuori posto.
E poi c’è la magrezza ovviamente, possibilmente ostentata da abbigliamento ricercato e perfettamente abbinato. E non dimentichiamo le foto delle insalate, zero grassi, zero carboidrati.
Sulle foto delle blogger non esiste una giornata NO.
Cosi capita spesso che giovani pazienti arrivino da me con un’idea ben definita di come vorrebbero essere, mostrano una foto di una vip e dicono; “Vorrei le labbra cosi”. Oppure di recente mi è stato chiesto se fosse possibile ottenere una pelle con il tipo di grana visibile in foto… peccato si trattasse di un filtro Instagram.
Partiamo da un presupposto: la perfezione non esiste.
Le foto a cui ci si ispira sono spesso filtrate, modificate, scattate con la giusta luce. Per non parlare del quantitativo di interventi chirurgici o semplicemente ambulatoriali che a volte solo un occhio tecnico riesce a individuare.
Ecco perché è importante distinguere il reale dal social. Rincorrendo modelli non realistici di donna, ci troviamo a fare i conti con le nostre imperfezioni, focalizzandoci solo su quelle, quando è invece necessario visualizzare nell’insieme la persona, in quanto gli stessi equilibri e proporzioni che portano all’aspetto globale della bellezza sono dettati dall’insieme e non dal singolo difetto.
È giusto migliorarsi, è doveroso sentirsi bene con se stessi.
Ciò che invece non andrebbe mai fatto è la ricerca ossessiva del diventare una copia, il visualizzare solo una parte di noi senza osservarci nel complesso.
Siate la migliore versione di voi stesse, mai la copia di qualcun altro.
Benvenuta nel blog dottoressa, credo che,come dice lei, oggi bisogna guardare se stessi apprezzando anche i piccoli difetti che ci rendono UNICI.
Sarà interessante leggere i articoli.
Mersia
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