Torna la nostra dottoressa Martina Deidda che da brava psicologa ci dà dei consigli per il nuovo anno.
“Il 2018 sta giungendo al termine e come ogni anno abbiamo lo sguardo rivolto un po’ verso le nostre spalle, il passato, osserviamo ciò che abbiamo raccolto dai nostri sforzi e ciò che invece abbiamo perso, i nostri fallimenti, le nostre cadute; e un po’ lo sguardo rivolto davanti a noi, al futuro, sempre carico di nuovi propositi, speranze e obiettivi.
Però… e c’è sempre un però, ed quello che per capire realmente lo stato delle cose dobbiamo ascoltarci e soprattutto dobbiamo domandarci: “Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per ottenere ciò che volevo?” oppure “Il mio obiettivo è troppo ambizioso? Posso raggiungerlo se anziché fare mille passi insieme, ne faccio uno per volta?”
Quanto è stato “tuo” l’anno appena passato? Guardandoti indietro, quanto senti di avere “subito” il tuo anno e quanto invece di averlo vissuto in prima persona? La consapevolezza è un elemento importante: un anno è lungo e dopo i primi giorni, la nostra mente si abitua alla solita, vecchia routine. E’ tempo di rendere il nuovo anno, il “tuo” anno.
A volte però la voglia di ottenere ciò che desideriamo è tanta e allo stesso tempo pensiamo che non ci manca nulla, che abbiamo le risorse necessarie ma c’è comunque qualcosa che ci blocca: la paura del cambiamento!
La paura ci tiene fermi, nella nostra bella zona di comfort che forse, però, tanto di comfort non è se in fondo in fondo non siamo completamente soddisfatti, contenti, e sentiamo come se ci mancasse qualcosa.
E’ comoda, ma insieme alla paura non ci permettono di crescere, ci rallentano verso quello che è il nostro obiettivo, e ci impediscono di sperimentare nuove emozioni che, poi si potrebbero rivelare positive.
La zona di comfort dura un anno intero. Giorno dopo giorno, ci abituiamo a quello che ci accade, invece di farlo accadere. Alla fine dell’anno ci diciamo “è andata così”, senza renderci conto che siamo noi ad avere la chiave per creare il nostro anno.
Quest’anno ho fatto vari cambiamenti, quello più carico emotivamente, è stato quello di espormi in una piccola mittente locale, vivevo malissimo il fatto che il programma sarebbe stato in diretta e appena pensavo o dicevo la parola “diretta” iniziava a battermi il cuore, avevo paura delle telecamere, del giudizio della gente, di dire qualcosa di sbagliato.
La voglia di mollare era davvero tanta, e pensavo che mi ero pentita di aver accettato, in fondo potevo starmene tranquilla, nel mio piccolo mondo, senza per forza “mettermi così in mostra”.
Eppure ho deciso di continuare, di andare in fondo e non me ne sono pentita, infatti eccomi qua a scrivere in questo blog più sicura di me stessa.
Quindi, vorrei segnalarti alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
- E’ importante rendersi conto che non siamo le uniche persone che proviamo e viviamo la sensazione di paura, solo che ognuno la affronta in modo diverso e tu puoi scegliere il modo migliore per superarla;
- La paura è un’emozione primordiale, presente già da quando ci sono stati i primi uomini sulla terra, e li aiutava a sopravvivere, quindi non credo che sparisca in due secondi ma per vincerla bisogna farlo a piccoli passi e bisogna iniziare dal primo;
- Prova a pensare a te stesso senza la paura, a dove saresti, e come ti sentiresti? Pensi che il tuo obiettivo ne valga davvero la pena?
- Come detto prima, la nostra zona di comfort è comoda, accogliente, sicura ci fa stare tranquilli MA ti ha permesso di iniziare a fare i primi passi verso il tuo obiettivo? La vera sfida è iniziare a mettere la punta del piede fuori da essa, dopo sarà tutto più semplice!
Per aiutarti a fare il primo passo vorrei che pensassi ai tuoi successi, a cosa hai fatto per raggiungerli, a come ti sei sentito una volta arrivato alla meta. Sicuramente nemmeno quelli sono stati facili da raggiungere però alla fine sei stato lassù.
E ora chiudi gli occhi, pensa a te tra un anno, quindi ti ritrovi alla fine del 2019, hai raggiunto l’obiettivo da te prefissato, cosa stai facendo? Come ti senti? E cosa hai fatto per arrivare sino a lì?
Hai modificato qualcosa? Se si, cosa?
Perché forse non ci hai mai pensato ma, il primo passo per uscire dalla tua zona di comfort, potrebbe essere quello di modificare una o due abitudini della tua vita.
Le abitudini sono dei comportamenti appresi, direi molto “economy” per il nostro cervello, perché una volta memorizzato quel comportamento non deve utilizzare più energia per rimetterlo in atto.
Invece, se cambiamo qualche abitudine, come per esempio, svegliarsi un’ora prima del solito, riattiva e rimette in moto il nostro cervello che si sentirà anche maggiormente pronto ad affrontare un cambiamento più grande.
Un anno passa in fretta, se non siamo consapevoli, se continuiamo ad andare avanti senza uno scopo preciso alla fine dell’anno ci guardiamo indietro e sappiamo esattamente cosa non abbiamo fatto, per arrivare dove vogliamo.
Solo che non dobbiamo saperlo, dobbiamo farlo! Il prossimo anno regalati azioni diverse, efficaci e profondamente tue.
A volte però, non riusciamo a fare tutto da soli, abbiamo bisogno di qualcuno che sia al nostro fianco, ci supporti, ci sproni, e ci guidi.
Lo psicologo potrebbe essere una figura che fa al caso tuo.
Vorrei concludere con questa frase:
“Non puoi sperare di avere un anno migliore se ti porterai dietro la zavorra dell’anno precedente. Quindi ora è il momento di alleggerire lo zaino e di ripartire, in questo 2019, più leggero, per poter essere pronto al cambiamento e ad affrontare le opportunità.”
Spero che questo articolo vi abbia motivato almeno un po’ a prendervi più cura di voi stessi e di ascoltare i vostri desideri.
Buon 2019 a tutti!”